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Il filo rosso della violenza
Ken il Guerriero e i suoi antenati di Hong Kong
 
Editore Ass. Culturale Il Foglio
Collana Cinema
ISBN-13 978-8876063381
Data pubblicazione 12/2011
Dimensioni 12,5 x 19 cm
n° pagine 160, brossura
Prezzo 14,00 euro
Tipo carta pagine carta opaca
Stampa B/N
Tipo copertina a colori, lucida senza sovracoperta
Tipo lettura occidentale (sinistra verso destra)
Lingua italiano

Il filo rosso della violenza"Il filo rosso della violenza", scritto da Giorgio Mazzola, è un libro legato all'universo di Hokuto No Ken, o meglio un saggio che analizza il cinema di arti marziali hongkonghese e la Japan Animation. I wuxiapian di Chang Cheh degli anni Sessanta e Hokuto no Ken, uno degli anime più rappresentativi degli anni Ottanta. Il filo rosso della violenza è il fil rouge che unisce i protagonisti di due mondi cinematografici spesso messi da parte dalla critica, ma amati alla follia dai loro cultori più appassionati. Un viaggio alla scoperta delle numerose analogie che legano i violenti film splatter di Chang Cheh con l’anime più sanguinario di sempre, Ken il guerriero.

Chang Cheh, elaborando un proprio stile personale nella realizzazione così splatter dei suoi wuxapian, si fece pioniere di un modo di interpretare questo genere che non aveva precedenti nell’Hong Kong degli anni Sessanta. E lo stesso discorso vale per Hokuto no Ken: sebbene uscì all’inizio degli anni Ottanta, cioè circa quindici anni dopo che il sanguinario Devilman e il violentissimo Uomo Tigre avevano già ampiamente detto la loro in termini di contenuti forti ai limiti dell’esagerazione, la saga di Kenshiro fece un ulteriore passo in avanti, aggiungendo alla crudeltà dei contenuti una spettacolarità della violenza fino ad allora mai incontrata nel mondo dell’animazione.

Giorgio Mazzola (Palermo,1983) ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne (la cui tesi ha ispirato questo volume) e la laurea specialistica in Rappresentazioni Audiovisive e Multimediali – Storia e Teorie del Cinema (con una tesi sul regista d’animazione giapponese Kon Satoshi), presso l’Università degli Studi di Torino, entrambe con il Professor Dario Tomasi. Collabora attivamente con il portale www.clubghost.it nel quale si occupa di cinema e animazione; e con il portale dell’azienda nipponica e-talentbank (https://www.e-talentbank.co.jp) per il quale scrive di cinema giapponese e pubblica vignette umoristiche.

INDICE

  • Pag.  07  PREFAZIONE di Dario Tomasi

    INTRODUZIONE

  • Pag.  11  Amarcord

  • Pag.  12  Struttura

  • Pag.  13  Annotazioni

    CAPITOLO 1: HONG KONG, CHANG CHEN E I WUXIAPIAN

  • Pag.  15  1.1 Qualche cenno storico

  • Pag.  18  1.2 Cavalieri erranti

  • Pag.  21  1.3 L'estetica della violenza di Chang Chen

    CAPITOLO 2: IL PUGNO DELLA STELLA DEL NORD

  • Pag.  25  2.1 Aspettando Kenshiro

  • Pag.  29  2.2 Il cammino del guerriero dalle sette stelle

  • Pag.  34  2.3 Ecco che arriva Ken...

    CAPITOLO 3: "VIOLENZA, VIOLENZAE". AL CUORE DELLA
                        QUESTIONE

  • Pag.  45  3.1 Sangue a fiotti

  • Pag.  47  3.1.1 Dagli spadaccini...

  • Pag.  53  3.1.2 ...Ai leggiadri culturisti

  • Pag.  61  3.2 L'insostenibile pesantezza dell'essere

  • Pag.  61  3.2.1 Nudi e crudi

  • Pag.  66  3.2.2 Il Kenshiro furioso

  • Pag. 72 3.3 La nobilitazione della violenza attraverso la furia masochista dell'eroe

  • Pag.  73 3.3.1 La necessità di spiegare tutto, ovvero: se per caso non fosse chiaro che fa male...

  • Pag.  77  3.3.2 Dimmi come muori e ti dirò chi sei

  • Pag.  86  3.4 Montaggio, zoom, primi piani

    CAPITOLO 4: I PERSONAGGI

  • Pag.  98  4.1 Occhio per occhio... ovvero: l'eroe vendicativo
    che agisce suo malgrado

  • Pag.   98  4.1.1 L'impossibilità di tirarsi indietro

  • Pag. 102  4.1.2 Capro espiatorio

  • Pag. 109  4.2 Macho, macho men, ovvero: la centralità
    della figura maschile

  • Pag. 109  4.2.1 Chi dice donna...

  • Pag. 109 4.2.1.1 Fra traditrici e palle al piede: le figure
    femminili di Chang Chen

  • Pag. 113  4.2.1.2 Motori immobili: le donne
    (apparentemente) invisibili in Hokuto No Ken

  • Pag. 121 4.2.2 Tutti per uno, uno per tutti: le amicizie
    virili

  • Pag. 122 4.2.2.1 Buoni contro cattive: il "cameratismo
    difensivo" di Chang Chen

  • Pag. 126 4.2.2.2 Uniti nella sventura: gli uomini "al macello" di Hokuto No Ken

    CONCLUSIONE pag. 137

    POSTFAZIONE di Davide Tarò pag. 141

    RINGRAZIAMENTI pag. 145

    FILMOGRAFIA pag. 147

    BIBLIOGRAFIA pag. 149

    WEBGRAFIA pag. 156

 
Si ringrazia l'autore per aver fornito il materiale